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Chi Siamo

Fino al 2012 noi eravamo parte integrante e attiva di un’economia strana, anche se tutti la ritenevano normale. Ma noi chi siamo? Ci chiamiamo Claudio (1972) ed Alessandro (1980) e questa è un po’ della nostra storia che da più di 10 anni è anche la storia di Loonity!

Prima del 2012

Claudio era imprenditore nel campo della logistica globale e spendeva i week end in famiglia, nei pressi di Lugano dove vive ancora oggi, lavorando per il mondo fra un volo e l’altro. Con il suo socio da Vienna gestiva diversi uffici fra gli USA, l’Europa e la Russia ottimizzando i costi di spostamento delle merci per aziende multinazionali, principalmente costruttori di automobili e industrie petrolchimiche. Le attività erano fiorenti e portavano interessanti profitti, ma di anno in anno con la globalizzazione si facevano sempre più assurde e disumane da un punto di vista etico e morale.
L’ultimo grande progetto prevedeva di smontare in 54 pezzi migliaia di automobili appena prodotte negli Stati Uniti in Europa, per poterle importare e poi riassemblare in Russia per essere vendute come nuove. E quale era il motivo? Si risparmiava sulle tasse di importazione più del costo dell’operazione! Economicamente era un affare, umanamente un compito insopportabile per un padre di famiglia che aveva a cuore il futuro delle prossime generazioni e che non ha mai voluto smettere di farsi delle domande. L’annuncio da parte di sua moglie che sarebbe nato il terzo figlio è stato fatale, ha dovuto liberarsi da quel mondo senz’anima anche se gli permetteva di vivere agiatamente.
Alessandro era collaboratore in un’azienda di informatica e ha conosciuto Claudio sul lavoro, pur vivendo nella vicina Italia lavorava principalmente in Svizzera per diversi clienti. Dopo gli studi in ingegneria meccanica si era appassionato alla gestione di server e dell’interazione uomo-macchina in generale. La sua naturale predisposizione per l’analisi dei processi informatici unita alla comprensione delle sfide della vita reale - unire le due cose non è scontato - lo ha fatto diventare un informatico autodidatta straordinario, capace di aggiustare un computer a colpi di cacciavite, ma anche di programmare in un’infinità di linguaggi e tecnologie. Con la calma e la pacatezza che lo contraddistinguono non si è mai ritirato davanti alla complessità di una sfida, diventandone in poco tempo padrone ed in grado di collaborare anche con i maggiori esperti, di cui si è sempre guadagnato il rispetto in pochissimo tempo.
La nostra amicizia è nata sul lavoro, ma il vero collante è sempre stato un legame speciale: la passione per i cibi autentici e genuini, preparati in casa con materie prime selezionate. Ci sfidavamo dai rispettivi fornelli inviandoci foto e messaggi a colpi di “sai cosa ho preparato ieri per la famiglia?” o “sai che nuovo produttore ho scoperto ieri?”

Nel 2013 la nostra visione

Durante una cena esplorativa in un ristorante che ci avevano consigliato ci siamo messi a fantasticare! Ci siamo immaginati un mondo in cui la nostra passione fosse stata quella di tutti. I social network erano qualcosa di nuovo e ci piaceva l’idea di potere utilizzare internet e l’informatica non solo per scambiarsi idee e messaggi fra gente lontana, ma anche per creare un legame trasparente, diretto e facile fra i piccoli produttori ed i consumatori del nostro territorio. Un luogo di scambio che permettesse virtualmente di replicare le dinamiche dei tradizionali “mercati di piazza locali”, dove persone con un volto - il vero marchio di qualità di ogni prodotto - dopo un saluto ed una stretta di mano potessero tornare a casa felici e soddisfatte. I consumatori con la certezza dell’origine e della genuinità dei loro prodotti ed i produttori con il giusto controvalore per il lavoro e la passione che ci avevano messo. Sulla nostra piattaforma immaginaria tanti produttori e tante reti di distribuzione potevano convivere in trasparenza, dando ai consumatori visione su tutto quanto disponibile nei loro paraggi ed ai produttori la possibilità di collaborare da un unico profilo con diversi progetti di distribuzione.
Quando stavamo per rimettere il mondo dei sogni nel cassetto e tornare a lavorare nel mondo distopico una domanda ci ha letteralmente incastrato: “Ma se a questa visione non diamo vita noi con le competenze combinate che abbiamo, chi altro lo può fare?”. Da quel momento siamo in missione per conto del mondo che vogliamo lasciare ai nostri figli. Poco dopo abbiamo trovato il nome da darci, combinando le parole Local cOOperation commuNITY abbiamo pensato che Loonity racchiudesse tutto quello che avevamo visto, un mondo fatto di connessione, trasparenza e responsabilità.

Dal 2014 al 2020 tanta fatica

Lavorare al servizio della globalizzazione è facile. Una volta venduto il progetto o l’idea a finanziatori o grossi clienti, ci sono i soldi per le persone competenti, le strutture necessarie alla realizzazione ed il marketing per vendere, attrarre clienti e crescere velocemente.
Presentata l’idea ad amici, conoscenti e anche a qualche potenziale cliente - cooperative di consumatori di prodotti locali - la trovavano tutti positiva, interessante, molto buona ed erano felici che noi ci stessimo provando incitandoci a non demordere. Quando si trattava di fare acquisti o sposare l’iniziativa attivamente attraverso gesti concreti, l’entusiasmo svaniva e c’era sempre qualche problema che riportava i potenziali clienti al supermercato e le cooperative all’utilizzo di excel. “Lo so che i produttori sono schiavizzati e che i prodotti che mi vendono non so da dove arrivano, ma ho poco tempo e li trovo tutto” era la risposta standard dei potenziali clienti, mentre le cooperative allora odiavano ancora la tecnologia, reputata la maggiore responsabile del declino in povertà del piccolo mondo agroalimentare.
Per 6 anni Claudio e la sua instancabile moglie Daniela si sono fatti carico di attivare produttori in tutto il Ticino, pubblicare la loro offerta, coordinare giri di ordini e consegne settimanali in un piccolo magazzino ed effettuare ritiri e consegne con un furgone usato acquistato per l’occasione con i risparmi di famiglia. Durante questo periodo Alessandro scriveva il codice per aggiustare i processi, stampare liste corrette e funzionali in tutte le fasi della distribuzione, informare correttamente produttori e logistici (che eravamo sempre noi sotto il nome di Terranostra) su cosa fare e quando, comunicare con i clienti in modo professionale e corretto sia sugli ordini che sugli innumerevoli “casini” che possono capitare quando settimanalmente ritiri, smisti e distribuisci un’offerta di 1200 prodotti da 80 piccoli produttori ai pochi fedeli clienti che sei riuscito a strappare dalla corsia del “tutto, subito e come lo voglio io perchè ho pagato”.

Dal 2020 al 2024 un raggio di fiducia

Il periodo pandemico è stata la nostra campagna marketing più riuscita! La gente impaurita che non voleva uscire di casa e trovava gli online-shop dei supermercati in sold-out si è riversata su Terranostra aumentando i nostri risicati volumi di 10 volte nell’arco di 2 settimane.
È stata una sfida incredibile ma anche estremamente appagante. Non abbiamo mai voluto creare un piccolo online-shop solo per la nostra rete di distribuzione. Abbiamo sempre lavorato per potere gestire tanti “mercati” su Loonity con volumi importanti, anche se i nostri numeri ci obbligavano spesso a fine mese, dopo infinite giornate di lavoro gratis a metterci anche un po’ di soldi privati per saldare le fatture e pagare le ore dei collaboratori che ci permettevano di non essere completamente da soli.
La nostra creazione fonte di tanta fatica ci ha permesso nella giornata record di ritirare 2600 prodotti un mercoledì mattina, smistarli correttamente in 130 ordini di clienti e consegnarli tutti, un po’ con consegna a domicilio tramite la posta ed un po’ sui punti di ritiro sparsi per il Ticino il giovedì entro mezzogiorno. L’efficienza che siamo stati in grado di mettere sul campo quel giorno era degna di un sistema informatico e logistico da multinazionale ma aveva reso tutti felici, ogni singolo partecipante alla filiera logistica e tutti i consumatori.
Svanita la pandemia, come per gli altri online-shop nel settore alimentare, sono svaniti anche i clienti, tornati senza mascherina al supermercato. Ma la nostra visione era diventata realtà, noi l’avevamo vista all’opera e funzionava davvero bene, avremmo solo dovuto aspettare che qualcuno se ne accorgesse.
Per nutrire le nostre famiglie, nel frattempo abbiamo realizzato altri progetti a tempo parziale riuscendo così ad avviare la nostra prima vera collaborazione fuori dal Ticino in Valposchiavo. Oltre alla lingua, ciò che ci accomuna al progetto 100% Bio Valposchiavo è l'attitudine a realizzare concretamente gli obiettivi e la determinazione a trovare soluzioni.
Loonity deve molto ai poschiavini che non abbiamo mai reputato clienti, bensì partner a tutti gli effetti. Grazie a loro Loonity, nata come piattaforma B2C è ora capace anche di gestire perfettamente distribuzioni B2B senza rinunciare a nessuna delle funzioni che abbiamo sviluppato con impegno negli ultimi anni. Al contrario, nel frattempo l’abbiamo ulteriormente migliorata ed è diventata anche completamente multilingue.

Dal 2025 molte certezze

Guardiamo fiduciosi al futuro con poche aspettative ma molte certezze. Sappiamo che siamo in grado di superare la sofferenza, l’abbiamo affrontata sia da un punto di vista economico che umano per anni ed anni senza mai perdere di vista il nostro obiettivo. Siamo sempre stati troppo fuori dagli schemi per essere finanziati da qualcuno e non abbiamo né debiti, né costi fissi che non possiamo sopportare aspettando una collaborazione.
Abbiamo sviluppato un sistema informatico che può essere di grande aiuto a tante piccole iniziative che non si potrebbero mai permettere di sviluppare da soli tutto quanto abbiamo realizzato, testato e visto funzionare.
Possiamo mettere a disposizione di chiunque si voglia imbarcare in un’impresa in favore della distribuzione di prodotti locali (o che lo sta già facendo con la fatica che conosciamo bene) tanta esperienza racchiusa in Loonity e tanto know how acquisito tramite i nostri innumerevoli tentativi di ottimizzare la comunicazione con clienti e produttori, i processi logistici di magazzino e di trasporto, la gestione degli imballaggi, le collaborazioni con i partner esterni per effettuare consegne a domicilio o fungere da punto di ritiro, tutti i flussi di fatturazione.
Ma la certezza più grande è che il mondo sta cambiando, tanta gente si sta rendendo conto che il prezzo che paga al supermercato o con il cibo industriale non si limita alle monete che lascia in cassa.
Sempre più persone sono disposte a sacrificare una piccola parte della loro comfort zone per co-creare un mondo più giusto ed equo, in cui il controllo sociale della prossimità e della reciproca conoscenza torni al centro della vita delle nostre comunità.
La parola cooperare e comunità sono incastonate nel nostro nome e da ciò che per ognuno di noi è locale bisogna sempre partire, così come ogni grande cambiamento nel mondo non può che cominciare da noi stessi in prima persona.
Che il vento sia con noi e con tutti coloro che vogliono prendersi il rischio di provare a fare qualcosa per un mondo che noi abbiamo già visto nella nostra visione e che ci auguriamo di poter condividere presto con tante persone in Svizzera ma non solo!

Un caldo abbraccio a tutti e buona vita fino al prossimo incontro!

Addvalyou SA - 6924 Sorengo - Svizzera
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